Trieste, 9 mar - "Il progetto Namirg sulla sicurezza dei
trasporti marittimi è esemplare per il suo sguardo internazionale
e s'inquadra appieno nella rafforzata collaborazione tra la
Regione Friuli Venezia Giulia e lo Stato italiano con la Croazia
e la Slovenia, esaltando il coordinamento di tutti i nostri
presidi".
Lo ha rilevato la presidente della Regione Debora Serracchiani,
intervenuta oggi a Trieste nella sede del Segretariato esecutivo
InCe (Iniziativa Centro Europea) alla presentazione del progetto
che per la prima volta porterà alla costituzione di una squadra
unica di 24 uomini dei Vigili del Fuoco italiani, sloveni e
croati in grado di intervenire in caso emergenze causate da
incendi a bordo di navi in mare aperto nell'area tra Pola e
Trieste.
"In questi anni abbiamo lavorato molto con Slovenia e Croazia su
prevenzione, sicurezza in mare e impatto ambientale e oggi siamo
convinti che sia fondamentale fare squadra per fronteggiare in
modo ottimale eventuali emergenze che possano verificarsi
nell'Adriatico settentrionale", ha osservato Serracchiani. La
presidente della Regione ha colto anche l'occasione per
ringraziare "per il loro ruolo insostituibile le donne e gli
uomini dei Vigili del Fuoco, il corpo più amato dai cittadini
italiani".
Namirg (North Adriatic maritime incident response group),
coordinato dall'InCe e cofinanziato dalla Commissione europea, è
un progetto della durata di 24 mesi che si concluderà alla fine
del 2019 e si compone di azioni coordinate che interesseranno
tutti i soggetti del territorio in prima linea nella gestione
delle emergenze. La squadra di 24 Vigili del Fuoco - 8 per
nazione - della Regione Friuli Venezia Giulia, della Regione
Istriana (Croazia) e della città di Koper/Capodistria (Slovenia)
sarà supportata dalle azioni coordinate di Capitanerie di porto,
Protezione civile, soccorso sanitario, Autorità portuali e
operatori marittimi.
La prima fase del programma è già scattata e prevede l'analisi
delle risorse necessarie e delle criticità, preliminare al
perfezionamento di accordi per coordinare i soccorsi in mare in
piena uniformità normativa e nella massima rapidità. La seconda
fase porterà alla creazione di un gruppo di studio
transfrontaliero che importerà le esperienze già maturate nel
nord Europa e stabilirà le procedure di addestramento fissandole
in manuali operativi multilingue. Nella terza fase saranno
acquisiti tutti i materiali e attrezzature necessarie per
l'attività della squadra e inizierà l'addestramento vero e
proprio. La quarta e ultima fase coinciderà con una spettacolare
esercitazione che si terrà al largo del porto di Pola, con mezzi
navali ed elicotteri, nel corso della quale verrà simulato
l'incendio di una cisterna con feriti a bordo.
Alla conferenza stampa di presentazione dell'evento, oltre alla
presidente Serracchiani e al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza,
sono intervenuti, tra gli altri, Loris Munaro, direttore generale
dei Vigili del Fuoco del Friuli Venezia Giulia, Luca Sancilio,
comandante della Capitaneria di Porto di Trieste, il comandante
della comunità dei Vigili del Fuoco della Regione istriana Dino
Kozlevac e il responsabile dei Vigili del Fuoco di Capodistria
Denis Glavina.
Da parte dell'Iniziativa Centro Europea è stato auspicato che
questo modello innovativo di collaborazione transfrontaliera
possa coinvolgere in futuro anche Paesi come Albania, Bosnia ed
Erzegovina e Montenegro.
ARC/PPH/ppd