Governatore e vice in diretta FB, migliaia di visualizzazioni
Trieste, 11 ott - La riforma sanitaria del Friuli Venezia
Giulia che stiamo varando riscontra consensi nella sostanza e
critiche pretestuose al di fuori del merito: significa che stiamo
andando nella giusta direzione, quella dei cittadini.
È questo il messaggio che governatore e vicegovernatore (con
delega alla Salute) del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano
Fedriga e Riccardo Riccardi, hanno lanciato nel corso di una
diretta Facebook seguita da migliaia di utenti e improntata
principalmente sul tema della riforma sanitaria appena varata
dall'Esecutivo regionale.
Nel corso della trasmissione live, Fedriga e Riccardi hanno anche
risposto a numerose domande di operatori dell'informazione e
cittadini, smentendo di fatto gli allarmismi di Ordine dei
Giornalisti e Assostampa.
Fedriga ha quindi evidenziato come la nuova governance sia frutto
di confronto e ascolto, presupposti fondamentali per acquisire da
tutti gli addetti ai lavori le informazioni necessarie ad
attivare le scelte attualmente più idonee e sostenibili per il
territorio.
L'obiettivo, hanno ribadito Fedriga e Riccardi, è quello di dare
risposte, le migliori possibili, agli utenti del sistema
sanitario, ovvero a coloro i quali lo utilizzano per bisogni
vitali e sono interessati a tempi e qualità della prestazione e
non alle posizioni politiche pregiudiziali.
Un lavoro, dunque, frutto della capillare interlocuzione con i
portatori di interesse e le parti sociali, tenendo conto di tutte
le preoccupazioni legate a un sistema già stressato dalle scelte
del passato, con un modello salute del Friuli Venezia Giulia che
sta perdendo attrattività in quanto la confusione creatasi fra
ospedale e territorio è tale da indurre a evitare scontri
frontali e insanabili divisioni.
La gestione della Giunta regionale precedente, hanno commentato
ancora Fedriga e Riccardi, ha provocato un passivo di 60 milioni
di euro che pesa sulle casse pubbliche. Il cambiamento radicale è
evidente con l'istituzione dell'Azienda Zero, ovvero la struttura
che coordinerà le attività di staff per tutte le aziende
territoriali, tagliate nel numero e negli sprechi ma potenziate
nel servizio.
L'Azienda Zero, infatti, gestirà anche acquisti, rendendoli più
veloci e convenienti, e un'informatizzazione al momento
inadeguata ed inefficace, incapace di fornire una cartella
sanitaria elettronica.
Ci vorrà tempo e serviranno ulteriori passaggi per rimediare a
una situazione drammatica che coinvolge un sistema da 2,7
miliardi di euro all'anno su un bilancio regionale che supera di
poco i 5. L'impegno, garantito da Fedriga e Riccardi, sarà
comunque nei confronti dell'intera comunità, sanitariamente
divisa in tre aree (Ts-Go, Ud e Pn) ma con specifiche tutele e
autonomia gestionale per ogni territorio.
Affrontati, nel corso della diretta, anche i temi di un 112 da
dotare di tecnologia avanzata per la geolocalizzazione, così come
va risolto il problema della doppia chiamata in quanto, è stato
ricordato, il 60 per cento delle richieste riguardano interventi
per la salute.
Tutto questo, hanno concluso Fedriga e Riccardi, è il prodromo
alla grande sfida del 2019, quella della programmazione
sanitaria, con il paziente che, a seconda della patologia, dovrà
avere a disposizione un'offerta completa garantita, a seconda dei
casi, da un ospedale più piccolo o da uno più grande.
ARC/FC