Trieste, 25 feb - "Un enorme passo in avanti per l'autonomia
del Friuli Venezia Giulia che, grazie ai nuovi accordi
sottoscritti con il Governo, si vedrà riconosciute più risorse e
più competenze."
Questo il commento del governatore Massimiliano Fedriga a margine
della firma dei patti finanziari con il ministro dell'Economia e
delle Finanze, Giovanni Tria: un documento che, in 17 articoli,
disciplina le modalità di contribuzione della Regione alla
finanza pubblica per il triennio 2019-21.
Nello specifico, il Friuli Venezia Giulia sarà chiamato a versare
allo Stato 671 milioni nel 2019, 671 milioni nel 2020 e 596
milioni nel 2021. "Importi che, tra il blocco del rinnovo di
misure precedenti e i nuovi tagli concordati a vantaggio della
Regione - spiega Fedriga - porteranno a un risparmio complessivo
di 834 milioni di euro rispetto al triennio 2014-16."
Altra novità di rilievo riguarda la disapplicazione delle misure
unilaterali che, fino a ieri, consentivano al Governo di chiedere
alla Regione contributi per far fronte ad eccezionali esigenze di
finanza pubblica o per assicurare il rispetto delle normative
comunitarie in materia di riequilibrio di bilancio pubblico. "Ciò
significa - prosegue il governatore - che il Friuli Venezia
Giulia avrà maggiore capacità decisionale nell'utilizzo delle
risorse da destinare al territorio."
La Regione, in virtù dell'accordo firmato con il ministro Tria,
potrà inoltre disciplinare autonomamente i tributi locali
comunali di natura immobiliare, definendone le modalità di
riscossione e consentendo agli Enti locali di modificare le
aliquote e di introdurre esenzioni, deduzioni e detrazioni.
"Un ulteriore progresso - conclude Fedriga - che, assieme al
tavolo tecnico che verrà aperto al Mef per incrementare la
compartecipazione regionale sull'Iva a 9,1 decimi, garantirà
margini più ampi di autonomia al Friuli Venezia Giulia."
ARC/DFD