Trieste, 24 gen - "Le competenze del nostro sistema
universitario costituiscono la scintilla per alimentare la
coesione sociale e per migliorare la qualità della vita dei
cittadini del Friuli Venezia Giulia: l'auspicio è che il modello
federativo per l'alta formazione, avviato alcuni anni fa, si
consolidi sempre di più".
Con queste parole il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, ha aperto il suo intervento nel corso
dell'inaugurazione del nuovo Anno accademico dell'Università di
Trieste al quale hanno partecipato anche il vicegovernatore con
delega alla Salute Riccardo Riccardi, l'assessore all'Università
e Ricerca Alessia Rosolen, l'assessore alle Autonomie Locali
Pierpaolo Roberti e l'assessore alle Infrastrutture e territorio
Graziano Pizzimenti.
"Fare massa critica insieme alle università e alla ricerca crea
riverberi positivi anche per altri settori - ha affermato Fedriga
-. Abbiamo bisogno di un sistema coeso, nel quale le singole
componenti siano in grado di lavorare all'insegna della
complementarietà, della collaborazione e dell'integrazione per
avere le capacità di fronteggiare sfide ad ampio respiro, come
quelle imposte dall'innovazione. Per questo dobbiamo sviluppare
nuovi modelli didattici e nuove sinergie che avvicinino i mondi
della scuola e quello del lavoro".
"Un tema molto importante per la nostra Regione è quello del
diritto allo studio, che - tramite l'Ardiss - garantiamo al 100
per cento a ragazzi bisognosi e meritevoli. L'istruzione è
strumento di crescita culturale e anche sociale - ha
puntualizzato il governatore - ed è doveroso che il sistema
pubblico premi e accompagni i ragazzi dotati di potenzialità che,
senza l'adeguato supporto, rischierebbero di rimanere
inespresse".
"Stiamo inoltre realizzando una strategia importante per quanto
concerne l'alta formazione, potenziando i parchi scientifici e
tecnologici, i cluster e le filiere produttive e della formazione
- ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia -. È
necessario avere una filiera coesa, che sappia interagire con il
tessuto sociale e produttivo e contribuisca ad avvicinare il
mondo dell'innovazione alla formazione, garantendo ricadute
effettive, tangibili e concrete per il territorio".
"Con l'approvazione del piano 2019-21 della legge regionale 2 del
2011 a sostegno del sistema universitario, abbiamo approvato un
programma triennale integrato, che spazia dalla didattica
all'edilizia, dalle infrastrutture al potenziamento del personale
dedicato alla ricerca, condiviso tra Regione e mondo
universitario".
"Questo programma - ha precisato - gode di un budget complessivo
che sfiora i 26 milioni di euro, con 16 milioni investiti nella
parte corrente e 10 milioni per la riqualificazione e
l'ammodernamento delle strutture edilizia e delle infrastrutture
di ricerca, cui si aggiungono ulteriori fondi del Fondo Sociale
Europeo".
"Altro aspetto centrale - ha detto ancora Fedriga - è la capacità
di guardare, dal Friuli Venezia Giulia, con consapevolezza e
maturità, al ruolo di raccordo tra l'Europa Occidentale e quella
Orientale con il sostegno del mondo accademico e scientifico: in
questo senso Esof costituisce una grande occasione per definire e
consolidare il ruolo del nostro territorio nello scacchiere
internazionale del prossimo futuro".
ARC/RT/ep