Trieste, 16 ott - "Un accordo che sblocca dopo vent'anni l'iter
di bonifica del sito di interesse nazionale Caffaro di Torviscosa
e favorisce l'insediamento di nuove attività produttive
all'interno di quell'area".
Così si è espresso il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga che questa mattina, alla presenza
dell'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente Fabio
Scoccimarro, ha presentato la delibera per l'accordo di programma
che, approvata oggi dalla Giunta, consente la realizzazione degli
interventi di risanamento ambientale del sito di interesse
nazionale (Sin) Caffaro di Torviscosa.
"La sigla odierna che prevede interventi per oltre 48,6 milioni
di euro - ha detto il governatore -, è frutto del lavoro che la
Regione, grazie all'impegno dell'assessore Scoccimarro e dei suoi
uffici, ha compiuto negli ultimi due anni. La Regione, così come
avvenuto a Trieste con la Ferriera di Servola, è riuscita a
superare una situazione di stallo ferma dal 2016 e a impedire che
le risorse assegnate dal Cipe per la bonifica del Sin Caffaro
potessero essere distratte per altre finalità".
L'accordo sancisce che la Regione Friuli Venezia Giulia diventi
il braccio operativo del Ministero dell'Ambiente, della tutela
del territorio e del mare (Mattm) nelle opere di bonifica e
stabilisce che, a partire dal 2021 e fino al 2025, si proceda per
macroaree di intervento: rimozione delle peci benzoiche nelle
aree discarica, sistemazione superficiale delle discariche
interne, bonifica e messa in sicurezza delle aree interessate
dalle peci tolueniche, rimozione dei rifiuti e dei residui di
lavorazione.
"Con il lavoro di due anni - ha aggiunto Scoccimarro -, abbiamo
sbloccato dopo 20 anni i due Sin regionali di Trieste e di
Torviscosa seguendo un indirizzo politico che considera
l'ambiente un tema strategico per il futuro sostenibile,
l'economia e l'occupazione di questa regione".
L'assessore ha quindi ricordato che l'operazione Ferriera di
Trieste, con l'investimento pubblico di 55 milioni di euro per il
sito industriale, i 41,5 milioni di euro per il barrieramento a
mare e l'impegno economico dei privati, porterà sull'area
triestina quasi 250 milioni di euro, cifra alla quale si
aggiungeranno le risorse stanziate per il Molo VIII.
"Analogamente il sito di Torviscosa - ha detto -, grazie
all'opera di bonifica e alla presenza di importanti realtà
industriali, potrebbe trasformarsi in un polo per l'industria
chimica divenendo sempre più attrattivo a livello mondiale".
"Sommando le risorse per Trieste e quelli di Torviscosa - ha
concluso Scoccimarro -, siamo già oltre i 150 milioni di euro
pubblici investiti per il risanamento ambientale che, secondo
alcune stime e proiezioni compiute, potrebbero portare nuovi
investimenti privati per un valore che sfiora il mezzo miliardo
di euro".
ARC/CCA/ma