Il governatore al taglio del nastro della nuova ala da 6mila mq
dell'azienda
Flumignano di Talmassons, 11 nov - "Riuscire a coniugare la
capacità di mettersi a fianco di qualcuno per continuare a fare
impresa guardando al futuro con l'obiettivo di presidiare il
territorio dove un'azienda è nata e cresciuta testimonia una
volontà e visione per nulla scontate e per cui la Regione Friuli
Venezia è grata e orgogliosa: Refrion ha saputo quando e come
scegliere il modo di stringere alleanze per crescere e al
contempo non ha mancato di valorizzare la capacità produttiva del
territorio".
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga all'inaugurazione della nuova ala dello
stabilimento nel quartier generale di Refrion a Flumignano di
Talmassons, azienda leader nel mercato in Europa nel settore
degli apparecchi ventilati, entrata a far parte - da aprile 2022
- di Lu-Ve Group.
L'ampliamento copre una superficie di 6.000 metri quadri, che si
sommano ai 4.000 presenti. In totale, contando anche le altre due
sedi produttive, la superficie assomma a 19.000 metri quadri,
dove lavorano 140 addetti. Si completa così un percorso
intrapreso per rispondere al costante aumento del volume di
produzione e di dipendenti con numeri che posizionano oggi
Refrion tra i player di riferimento nella produzione liquid
cooler e scambiatori di calore all'avanguardia.
L'ampliamento permetterà un risparmio netto di centinaia di
migliaia di euro nei costi logistici che oggi Refrion è costretta
a sostenere producendo gli scambiatori a quasi 100 km di distanza
nello stabilimento a Villa Santina, che comunque continuerà a
produrre scambiatori per terzi.
In riferimento all'impegno alla sostenibilità dell'azienda,
Fedriga ha ricordato che "questo è un concetto abusato e viene
inteso considerando solo l'aspetto ambientale che, pur
fondamentale, non è sufficiente: occorre badare anche alla
sostenibilità economica e sociale, intesa come capacità
dell'impresa di competere nel suo modo migliore. Non esiste
infatti sostenibilità ambientale senza quella economica".
Commentando l'esempio di Refrion, Fedriga ha fatto notare come
sia "assolutamente sostenibile essere riusciti a ridurre i costi
di produzione ottimizzando la logistica mantenendo l'azienda
competitiva sul mercato".
"Mi auguro che sempre più imprese seguano questo esempio: i dati
confortano e speriamo, come Regione, di aver contribuito a questi
risultati. Di certo le misure messe in campo sono state utili, ma
i risultati straordinari e per certi versi inaspettati che ci
vedono come il territorio con la maggior crescita dell'export pro
capite ponendoci al secondo posto in Italia, sono frutto di un
sistema, che deve continuare - ha concluso Fedriga - ad essere
rafforzato".
All'inaugurazione a tracciare la storia di Refrion è stato il
fondatore e Ceo Daniele Stolfo, ricordando come l'azienda nata 21
anni fa oggi sia fornitrice al servizio del data center della
Royal Bank of a Edimburgo, nel Regno Unito, del data center
dell'Università UNI Köln a Colonia, dei raffreddatori per i
compressori per le piattaforme al servizio dei parchi eolici al
largo del Maine e della Virginia negli Stati Uniti.
In Italia Refrion ha costruito per il Centro Dati di Leonardo di
Bologna il primo supercomputer raffreddato solamente ad acqua
senza l'uso di gas refrigeranti. L'export per questo prodotto è
quasi il 90% dell'intera produzione di liquid coolers.
Dal 2021 l'azienda ha approcciato il mercato delle centrali
nucleari acquisendo una importante commessa dal valore di quasi
15 milioni di euro per la centrale di Hinkley-Piont in
costruzione presso la baia di Bridgewater in Inghilterra e che
sarà il preludio per acquisire i raffreddatori per i generatori
di soccorso della centrale gemella di Size-Well sempre in
Inghilterra.
All'inaugurazione erano presenti i vertici di Lu-Ve Group, il più
grande operatore in Europa nella produzione degli scambiatori di
calore ad aria, oggi proprietaria del 75% delle quote della
Refrion.
Il presidente Matteo Liberali ha ricordato come Lu-Ve sia un
gruppo italiano quotato in borsa a Milano parte del segmento Star
con un fatturato di 620 milioni e con oltre 4500 dipendenti, di
cui 1.300 in Italia, e 20 unità produttive in tre continenti.
Nell'occasione è stato sottolineato come la cessione della
maggioranza delle quote di Refrion a Lu-Ve Group sia stata
accompagnata da accordi che garantiscono non solo la continuità
rispetto al percorso avviato da Stolfo rispetto l'ampliamento del
capannone, ma che ha identificato Refrion quale entità
specializzata alla realizzazione e sviluppo degli apparecchi
adiabatici del gruppo stesso.
Alla cerimonia d'inaugurazione sono intervenuti anche il sindaco
di Talmassons Fabrizio Pitton e il presidente di Confindustria
Alto Adriatco Michelangelo Agrusti, anche in veste di
vicepresidente della Camera di commercio industria artigianato e
agricoltura Pordenone-Udine.
ARC/EP/al