"Progetti partono dopo decenni di abbandono grazie ad alleanza
istituzionale"
Trieste, 16 nov - "L'avvio della demolizione dei manufatti
fatiscenti a Porto Lido è parte di una grande riqualificazione
della città di Trieste e in particolare della porzione di
territorio affacciata sul mare con il recupero di aree
abbandonate da decenni, riqualificazione che è stata resa
possibile da una forte alleanza istituzionale".
È quanto ha affermato il governatore Massimiliano Fedriga
assistendo all'azione delle ruspe che hanno iniziato ad abbattere
gli edifici pericolanti dell'area di Porto Lido, vicino alla
Lanterna di Trieste. Insieme al massimo rappresentante della
Regione erano il sindaco Roberto Dipiazza, il presidente della
Camera di commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti e il
segretario dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico
orientale Vittorio Torbanielli.
"Finalmente, dopo anni di fatiche, si è riusciti a far partire i
lavori - ha osservato Fedriga -. L'insieme degli interventi che è
stato messo in moto sul fronte mare e in cui spicca la
riqualificazione del Porto Vecchio, dove sorgerà la nuova sede
della Regione, evidenzia una progettualità di livello europeo
capace di attrarre investimenti e di dare un volto nuovo alla
città".
Come ha rilevato Paoletti, l'attivazione delle ruspe segna anche
il punto di partenza irrevocabile per il progetto del Parco del
Mare 5.0 con il suo obiettivo di rigenerazione urbana e di
sviluppo di Trieste in chiave innovativa e sostenibile, mentre il
sindaco Dipiazza ha rievocato la serie di interventi con vari
attori che si susseguiranno nell'area della vecchia Lanterna,
dando risposta anche alla ricollocazione del mercato
ortofrutticolo.
ARC/PPH/ma