3.7.2013 18:17

TRASPORTI: SERRACCHIANI, SVILUPPO SOSTENIBILE INVESTENDO SU ROTAIA

Udine, 3 lug - ''Se vogliamo realizzare infrastrutture di trasporto solo per guadagnare, scegliamo pure la strada della gomma, consapevoli però che a breve non basterà la terza corsia della A4. Altrimenti - ha commentato la presidente della Regione Debora Serracchiani intervenendo al convegno ''Crescita e Trasporti in Friuli Venezia Giulia'', organizzato da InRail nella sede di Confindustria Udine - cambiamo decisamente approccio perché l'investimento sulla ferrovia ha le giuste caratteristiche per favorire uno sviluppo responsabile ed ecosostenibile, diventando nel contempo un volano per l'economia territoriale''. ''Le risorse sono calanti - ha sostenuto la presidente - ma vanno ricercate non solo nel pubblico che, da parte sua, ha comunque il dovere di spendere il giusto e bene, identificando priorità ed obiettivi''. Evidenziando le strategie progettuali ed operative della Regione in tema di porti e trasporti, un ''abbinamento imprescindibile, sfruttato poco e male negli ultimi anni'', Serracchiani ha definito il sistema ferroviario regionale ''trascurato, ma ad elevata potenzialità'', soprattutto se concepito in aperta sinergia con la portualità. A questo proposito, la presidente ha sottolineato come i porti dell'Alto Adriatico debbano parlarsi nella stessa lingua da Ravenna a Fiume, valorizzando le rispettive caratteristiche per creare un'offerta ampia e strutturata. ''Per parlare di crescita - ha affermato - dobbiamo sfruttare ciò che abbiamo ed in questo senso Trieste ha molto, a cominciare dai fondali minimi di 16 metri e mezzo. Trieste è stata il Porto dell'impero asburgico e deve continuare ad essere un punto di riferimento per il Centro-Nord Europa''. ''Il problema dello scalo triestino rimane il collegamento con il sistema ferroviario che, secondo la nostra mappatura, necessita di un investimento mirato di 40 milioni di euro ma, soprattutto, ha bisogno di decidere cosa fare da grande per garantirsi quel futuro di alto profilo che si merita. La Regione - ha spiegato Serracchiani - deve accompagnare queste scelte ed essere presente nei luoghi decisionali, governando un sistema che deve comunicare e non utilizzare piattaforme informatiche incompatibili come spesso accade''. Anche a Udine l'incomunicabilità telematica è una realtà da modificare tra le stazioni ferroviarie di Udine Centrale e Udine Parco, con previsioni di spesa pari a 35 milioni di euro ed altrettanti per la circonvallazione e il raddoppio del binario immediatamente cantierabile sulla banchina già di proprietà RFI. Tra gli altri interventi, Serracchiani ha ricordato il Bivio San Polo ''da fare a prescindere dall'alta velocità, prevedendo lo sdoppiamento del binario esistente verso Udine e Venezia e in direzione Trieste''. Alla luce di un dialogo aperto con RFI (il Veneto ha già chiuso un accordo per il cadenzamento dei treni) e con il Governo, ha concluso la presidente della Regione, appare possibile puntare a collegamenti fra Trieste e Venezia in 68 minuti e fra Trieste e Milano in tre ore e mezza. ARC/FC