10.7.2013 18:24

FVG-SLOVENIA: SERRACCHIANI-ERJAVEC, TROPPO SIMILI PER ESSERE DIVERSI

Lubiana, 10 lug - ''Siamo troppo simili per continuare ad essere così diversi. Abbiamo delle grandi opportunità da cogliere per affrontare e superare insieme la crisi. Oggi a Lubiana sono state gettate le basi concrete per realizzare una collaborazione molto intensa tra i due Paesi''. Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani a conclusione dell'incontro svoltosi oggi nella capitale slovena con il ministro sloveno agli Affari esteri Karl Erjavec. Tra i settori nei quali appare necessario aumentare la collaborazione, l'economia, il turismo, l'agroalimentare, la cultura e le infrastrutture ''dove è forse mancata in passato una adeguata sinergia'', ha commentato Serracchiani. Occorre dunque utilizzare gli strumenti europei per incrementare la cooperazione bilaterale, è stato osservato, nei settori più specificatamente economici, nel campo delle infrastrutture e per la tutela ambientale. Serracchiani ha quindi confermato a Erjavec la contrarietà del Friuli Venezia Giulia alla costruzione del rigassificatore di Zaule. Il ministro sloveno ha sottolineato la necessità di allargare la collaborazione anche alla Croazia, in particolare per quanto riguarda gli interventi infrastrutturali da realizzare nell'Alto Adriatico. ''L'ingresso della Croazia nella Ue - ha confermato Serracchiani - è un'occasione che Friuli Venezia Giulia e Slovenia devono imparare a governare e non subire. Friuli Venezia Giulia e Slovenia, in particolare i Porti di Trieste e Capodistria, devono capire che assieme possono costituire una piattaforma logistica in cui tutti possono trovare il loro spazio''. Erjavec e Serracchiani hanno poi riaffermato il comune impegno a riattivare la Commissione mista FVG-Slovenia (ultima riunione nel 2011) per approfondire e migliorare la collaborazione. ''Tavoli di lavoro - ha spiegato la presidente della Regione - che devono essere attivati al più presto in forma molto snella ed operativa, per affrontare le priorità oggi sul tappeto quali, ad esempio l'economia, la sanità, il sociale, le infrastrutture e l'energia, per avere assieme le idee più chiare su quello che vogliamo chiedere all'Europa. Bisogna arrivare preparati - ha concluso - alla programmazione 2014-2020''. Alla successiva conferenza stampa ha preso parte anche il ministro per gli Sloveni nel Mondo e oltreconfine Tina Komel che, nel corso dei colloqui, aveva sottolineato ''l'importanza del cambio generazionale che ha fatto tanto e la scelta delle donne nella politica'', ribadendo ''la necessità di guardare alle minoranze come ad un vantaggio''. Per metà settembre a Venezia è stato annunciato un incontro tra i capi di Governo di Italia, Slovenia e Croazia. ARC/Com/RED