24.7.2013 14:21
Trieste, 24 lug - ''Siamo in una fase di ristrutturazione profonda che mi auguro sia anche culturale, e siamo perciò permeabili ad ogni idea nuova''. Lo ha detto questa mattina la presidente della Giunta regionale Debora Serracchiani a Guido Vitale, coordinatore dei Dipartimenti di informazione e cultura dell'Unione delle Comunità Ebraiche (21 in tutta Italia, per un totale di circa 25.000 iscritti) e direttore di Pagine ebraiche, periodico dell'ebraismo italiano. Con Vitale la presidente ha incontrato anche alcuni giornalisti della redazione provenienti da diverse città (Adam Smulevich, fiumano d'origine, da Roma, Rossella Tercatin da Milano, Ada Traves e Daniele Reichel da Torino), a Trieste per ''Redazione aperta'', occasione d'incontro che da cinque anni in luglio mette a confronto la comunità ebraica locale con l'esperienza comunicazionale di Pagine ebraiche. Vitale ha quindi sottolineato ''la grande potenzialità di Trieste e del Friuli Venezia Giulia quale polo d'incontro delle minoranze intese come ricchezza'', proponendo Trieste quale sede di un osservatorio che analizzi il rapporto tra minoranze e informazione. Un'ipotesi per cui Serracchiani ha confermato il suo interesse ''nell'ottica di osservatorio delle minoranze inteso nel senso più ampio'', ricordando che già la Regione segue con attenzione il tema attraverso uno dei suoi assessorati. La presidente ha quindi affrontato l'argomento del difficile momento attraversato dai media a livello locale e nazionale ed i relativi riverberi sul fronte occupazionale. Pagine ebraiche è frutto del lavoro di un piccolo gruppo di giornalisti assunti e di 120 collaboratori, alcuni anche prestigiosi. Con il giornale escono ogni mese Italia Ebraica e DafDaf (inserto dedicato ai giovanissimi), ma il sistema comunicazionale dell'Unione delle Comunità ebraiche si avvale anche del portale moked.it e, sempre on line, di ''Pagine ebraiche 24'', ''l'Unione informa'' e ''Boker Sov''. ARC/LVZ