8.8.2013 16:13

INFRASTRUTTURE: SERRACCHIANI, CONFRONTO CON PRESIDENTE VENETO

Trieste, 8 ago - "Il Friuli Venezia Giulia e il Veneto concordano che la velocizzazione della linea ferroviaria Trieste-Venezia, un progetto per il quale il Governo ha stanziato 30 milioni di euro nel recente 'decreto del fare', permetterà di accrescere la competitività della due regioni". Lo ha detto la presidente Debora Serracchiani, che oggi a Venezia ha incontrato per la prima volta il presidente del Veneto Luca Zaia. "L'incontro - ha detto la presidente Serracchiani - ci ha permesso di approfondire alcuni temi di interesse comune, a partire naturalmente dalle infrastrutture più importanti, ma anche le questioni riguardanti il credito su cui abbiamo un progetto congiunto che pensiamo di concretizzare al più presto. C'è stato al termine un impegno reciproco di continuare a parlarci e per questo ci incontreremo di nuovo entro la fine del mese". "La velocizzazione della Trieste-Venezia - ha aggiunto la presidente - è dunque un progetto importante, che va quindi fatto quanto prima, e su questo c'è un impegno preciso da parte del Governo e di Rete Ferroviaria Italiana". "Ci siamo confrontati - ha aggiunto - sull'Alta velocità/Alta capacità. Zaia mi ha espresso la sua grande perplessità, se non contrarierà, sull'originario progetto cosiddetto litoraneo e ha dato la sua disponibilità a ragionare su un sistema comune" Sulle questione dell'approdo delle grandi navi da crociera, sulla possibile concorrenza fra Venezia e Trieste, la presidente del Friuli Venezia Giulia ha ricordato che "la presenza delle grandi navi nella città lagunare sta suscitando perplessità non solo da parte di molti veneziani, ma anche da parte di tanti cittadini italiani. Su questo spero si possa operare in sinergia". "Ciò che ci divide - ha aggiunto - è invece la piattaforma offshore che Venezia intende costruire al largo della laguna. Su questo ho ribadito al presidente Zaia la mia enorme perplessità, osservando anche che il progetto comporta costi che mi sembra siano difficilmente sostenibili". ARC/PF