11.11.2013 15:35
Capodistria, 11 nov - ''La comune volontà di Friuli Venezia Giulia e Slovenia di avviare rapporti strutturati e costanti'': è questo il fermo impegno della presidente della Regione Debora Serracchiani e del ministro per gli Sloveni d'Oltreconfine e nel Mondo Tina Komel che oggi a Capodistria è stata riaffermata nel corso di un incontro esplicitamente definito ''cordiale'', a Casa Veneziana, a pochi passi dalla ristrutturata dimora natale di Nazario Sauro. ''Abbiamo la grande opportunità, oggi, di lavorare assieme, valorizzando i nostri territori e le nostre particolarità'', hanno indicato Serracchiani e Komel, ''imparando uno dell'altro'', come ha osservato il ministro, ''individuando specifici progetti non solo in ambito culturale, ma anche nei settori del sociale e dell'economia'', ha sottolineato la presidente del Friuli Venezia Giulia. I possibili primi ''spazi di manovra'', è stato concordato, potrebbero riguardare il turismo, in particolare nell'area carsica ed in montagna, la cultura, i trasporti ''nell'ambito di una sempre più accentuata esigenza di mobilità sostenibile'', ha detto Serracchiani, l'istruzione (con l'attivazione di scambi tra scuole primarie, mentre è stato auspicato che nei prossimi mesi sarà data soluzione alle criticità relative alla scuola di San Pietro al Natisone), nonché l'ambiente, creando i presupposti per intese legata al Carso ed all'Alto Adriatico. Ma sul tappeto di questa ''nuova'' cooperazione tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, è stato posto anche l'utilizzo dei nuovi strumenti giuridici quali l'Euregio ''Senza Confini'', che peraltro sconta la mancata regionalizzazione della vicina Repubblica, ed il GECT-Gruppo Europeo di Collaborazione Territoriale tra Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba, utilizzabile in particolare per la sanità transfrontaliera. Nell'occasione la presidente Serracchiani ha informato il ministro Komel che è ormai di prossima approvazione il decreto per il riordino delle insegne pubbliche e della toponomastica riguardante l'utilizzo dello sloveno nell'area confinaria del Friuli Venezia Giulia, in particolare per quanto concerne la viabilità regionale e nazionale e gli uffici postali. L'auspicio comune, è stato richiamato a fine riunione, è quello di ''ritrovarsi a parlare al più presto di progetti determinati'' e veramente di pubblica utilità. ARC/RM