25.11.2013 20:40

VIOLENZA SULLE DONNE: SERRACCHIANI, PREVENZIONE E CAPACITÀ DI DENUNCIA

Palmanova, 25 nov - La presidente della Regione Debora Serracchiani e l'assessore al Lavoro e alle Pari Opportunità Loredana Panariti hanno ricevuto oggi dalle rappresentanti femminili di CGIL, CISL e UIL del Friuli Venezia Giulia la bozza di un Protocollo d'intesa finalizzato al coordinamento delle iniziative a sostegno delle vittime di abusi e maltrattamenti e di nuovi programmi d'intervento. La consegna del documento è avvenuta oggi a Palmanova, nel corso dell'incontro che ha preceduto un ''Freeze flash mob'' organizzato in piazza Centrale in sincronia con le manifestazioni che oggi hanno avuto luogo nel mondo ed in Italia per dare una voce alle donne vittime di violenza. ''La consegna del documento in questa giornata è un evento di straordinaria importanza'', ha detto Serracchiani, ricordando che solo nell'anno in corso sono già 128 le donne uccise da mariti e compagni di vita. La presidente ha sottolineato l'importanza di lavorare sulla prevenzione e sulla possibilità di orientare la capacità di denuncia, osservando che tante sono le donne che subiscono in silenzio e che per aiutarle concretamente bisogna intervenire a livello istituzionale, in particolare sul tema dell'accoglienza. Ha quindi ricordato il lavoro che negli anni è stato fatto in Gran Bretagna, ''partito dagli ospedali, è riuscito a coinvolgere in modo capillare ogni istituzione del territorio mettendo insieme tutti i portatori d'interesse - ha detto - e creando un sistema che ha funzionato molto bene, dato che c'è stata una riduzione importante della violenza domestica''. La riorganizzazione della rete è un obiettivo evidenziato anche dall'assessore Panariti, che ha osservato come sia importante mettere assieme i saperi e le esperienze per la creazione di un percorso che nella programmazione europea 2014-2020 preveda percorsi flessibili di inserimento nel lavoro, formazione nelle scuole, impiego dei fondi disponibili, come ad esempio quelli messi a disposizione della genitorialità attraverso il progetto ''Qui con te'' a favore delle donne maltrattate e dei loro figli. Un percorso da avviare nel corso di un'assemblea, che Panariti ha suggerito di fare all'inizio dell'anno prossimo per consentire a tutti di dare il proprio contributo. Nella sua relazione sul Protocollo, Iris Morassi ha ricordato che gli obiettivi del documento sono il perfezionamento dell'Osservatorio sulla violenza e la creazione di una Cabina regionale con il compito e la finalità di rendere omogenei sul territorio la capacità di intervento e l'immenso lavoro fatto fin qui in Friuli Venezia Giulia. In Italia e nel resto del mondo oggi la violenza contro le donne è stata al centro di manifestazioni mirate ad attirare l'attenzione sul fenomeno (più del 70 per cento delle donne nel mondo ha subito una violenza almeno una volta) e contrastarlo. In regione nel 2011 le donne che si sono rivolte ad un Centro antiviolenza sono state 856 e di queste 626 hanno avuto contatto con un Centro per la prima volta. Si tratta di donne tra i 30 e i 50 anni (61 per cento) a cui va aggiunto un 30 per cento di donne di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Della residua percentuale, l'1 per cento riguarda ragazze minorenni. Nei Centri antiviolenza le richiedenti asilo risultano essere coniugate, appartenenti ad un nucleo con figli (41 per cento), che nel 30 per cento dei casi (187 su 626) provengono da Paesi diversi dall'Italia. Nella maggior parte dei casi la violenza subita è di tipo domestico, perpetrata da una persona con cui la donna ha avuto un legame affettivo o una relazione (il 60 per cento delle donne vive in coppia e il 7 per cento con la famiglia di origine). ARC/LVZ