11.2.2014 18:32

ELECTROLUX: SERRACCHIANI, A PORCIA SI FA LA STORIA

Porcia, 11 feb - ''Qui a Porcia si fa la storia e io vorrei fosse una bella storia''. Lo ha affermato oggi la presidente della Regione Debora Serracchiani al presidio di Porcia dei lavoratori dell'Electrolux: ''questo è un caso emblematico nazionale e internazionale. Credo sia importante considerare anche la reazione di un Paese che ha guardato a voi con interesse''. ''Volevo incontrarvi - ha esordito Serracchiani, accompagnata dal vicepresidente ed assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello - per dirvi di persona che senza di voi non saremmo arrivati dove siamo oggi perché la forza dei lavoratori è stata importante per ribaltare una situazione che era partita malissimo: noi abbiamo fatto la nostra parte e adesso siamo in grado di trattare con l'Azienda in modo completamente diverso dall'inizio''. Serracchiani ha ribadito - anche a nome degli altri presidenti delle tre Regioni coinvolte - ''il no assoluto al piano industriale come era stato presentato il 27 gennaio: questo - ha detto - è il punto fermo dal quale ripartiamo''. Nell'infondere la speranza - ''sono convinta che riusciremo a portare a casa un risultato importante, ce la possiamo fare'' - la presidente ha poi messo in guardia comunque su un ''percorso intricato e difficile: non è che oggi la chiudiamo in bellezza, anzi siamo all'inizio e ognuno deve continuare a fare bene il proprio mestiere''. E in merito all'incontro del prossimo 17 febbraio non ha alimentato false illusioni.
''È l'inizio della trattativa. Le cose importanti si avranno nelle settimane future. A quel punto sapremo di che natura sarà la proposta dell'Azienda per lo stabilimento di Porcia. Quando avremo il progetto in mano e tutte le parti avranno messo sul tavolo la loro proposta allora partirà la trattativa vera''. Serracchiani ha ricordato che la Regione chiederà alla multinazionale svedese un ''impegno chiaro'' su investimenti che permettano di guardare al medio e lungo periodo positivamente e ha fatto appello all'unità. ''Siamo qui perchè siamo stati compatti. Se riescono a dividerci diventiamo più deboli e se ci indeboliamo diventa più complicato portare fino in fondo la trattativa''. Due parole chiare, quindi, rispetto al piano presentato dalla Regione. ''Il nostro piano è profondamente diverso da altre proposte: noi siamo pronti anche a compensare il disagio che voi tutti avete già con i contratti di solidarietà. Noi siamo convinti che la soluzione non sia tagliare lo stipendio dei lavoratori. Dietro a questa storia c'è tutta l'anomalia italiana: il nostro Paese ha la busta paga lorda più alta d'Europa e la netta più bassa. È qui che bisogna agire''. La Regione, ha confermato Serracchiani, supporta la richiesta per la decontribuzione dei contratti di solidarietà, ''un istituto - ha sottolineato - sul quale vogliamo insistere perchè permette ai lavoratori di non uscire dal processo di produzione''.
''E perchè - ha aggiunto - è un taglio effettivo del costo del lavoro e non dello stipendio ed è una partita immediata, dopo si potrà fare un percorso di più ampio respiro sul processo lavorativo, sull'innovazione e sulle altre richieste oggettive che siamo d'accordo di supportare''. ARC/EP