10.4.2014 14:00

ADUNATA DEGLI ALPINI A PORDENONE: LA REGIONE VI GUARDA CON ORGOGLIO, RISPETTO, SIMPATIA

Pordenone, 10 apr - Con orgoglio, rispetto e simpatia la Regione Friuli Venezia Giulia, la città e la provincia di Pordenone ma anche tutto il territorio regionale, sono pronti ad accogliere la prossima ottantasettesima Adunata nazionale degli Alpini, per la prima volta nella sua storia (una storia di incontri annuali nata nel 1920) ospitata nel capoluogo della Destra Tagliamento. Orgoglio, rispetto e simpatia, come oggi al Municipio di Pordenone ha ricordato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, per un'Adunata che di fatto rappresenta un momento di popolo, un momento - in tempi delicati per il nostro Paese - per ritrovare quei valori di cui l'Italia ha bisogno, per iniziare veramente ad alzare la testa.
Gli Alpini, quelli in servizio e quelli in congedo (''ma sempre attivi nel campo della custodia dei valori'', come ha indicato nel corso dell'odierna conferenza stampa il comandante delle Truppe Alpine, il friulano Alberto Primicerj) che assieme sono oggi sempre più una grande famiglia e che meritano il nostro rispetto, poiché testimoniano di essere il meglio del nostro Paese, ha sottolineato la presidente della Regione: per questo motivo l'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, ha affermato, tiene particolarmente a questa vostra presenza a Pordenone, città nella quale sarete davvero a casa vostra. La Famiglia Alpina continua ad essere esempio di responsabilità e senso civico, hanno sottolineato il presidente della Provincia ed il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani e Claudio Pedrotti, come conferma anche il motto utilizzato per la prossima adunata, ''Alpini, un esempio per l'Italia'', voluto ''senza retorica, dunque operando con attenzione ai valori sociali e per il rispetto dell'ambiente, e senza presunzione, non credendoci certo migliori degli altri'', ha indicato don Bruno Fasani, direttore del mensile dell'ANA ''L'Alpino'', nato ad Udine nel 1919 per iniziativa di tre ufficiali in congedo dell'8° Alpini.
Sarà un'Adunata che vuol essere non solo una festa, ma anche ''una presa di coscienza, ricordando il passato e assumendosi responsabilità per il tempo presente'', è stato ribadito oggi a Pordenone, responsabilità assunte però, in un momento in cui il Paese ha forse perso un certo senso della misura, ''da donne e uomini normali'', nella speranza e con l'auspicio, ha indicato il presidente nazionale dell'Associazione Alpini, Sebastiano Favero, che magari il presidente del Consiglio dei ministri possa essere presente il prossimo 11 maggio a Pordenone, per capire il significato di cosa vuol dire un'Italia vera, che opera e lavora, che anche attraverso le nuove generazioni sia in grado di crescere e di far crescere i propri valori e la propria identità. All'odierna conferenza stampa sono intervenuti anche il presidente del Comitato organizzatore dell'Adunata Nino Geronazzo, il presidente della Sezione ANA di Pordenone Giovanni Gasparet, il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop. ARC/RM