7.7.2014 14:10
Con Napolitano e Pahor una sintonia sull'importanza dell'Europa e sull'impossibilità di tornare indietro. "Serve però un'Europa più forte, che punti su crescita e solidarietà".
Dichiarazioni di Debora Serracchiani (Formato MP3) [622KB]
sull'incontro tra i Capi di Stato Giorgio Napolitano (Italia) e Borut Pahor (Slovenia) al Santuario del Monte Santo (Sveta Gora), rilasciate il 7 luglio 2014
Sveta Gora (Slovenia), 07 lug - Tre generazioni di rappresentanti delle istituzioni uniti dal medesimo impegno per la pace e dalla fiducia nel futuro dell'Europa.
È stato questo il filo conduttore della cerimonia al Santuario del Monte Santo (Sveta Gora), dove oggi i Presidenti della Repubblica di Italia Giorgio Napolitano e di Slovenia Borut Pahor, presente la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serrachiani, hanno inaugurato una "panchina della pace" nel Centenario della Grande Guerra.
È stato il Presidente sloveno Pahor, nel suo intervento, a notare che tra lui e Napolitano, pur essendoci due generazioni di differenza, c'è profonda sintonia sui temi della pace e dell'Europa. Ed è stato poi Napolitano, rivolgendosi espressamente alla presidente Serracchiani, a includere anche una terza generazione che condivide profondamente gli stessi valori.
"Tre generazioni - ha detto la presidente Serracchiani a margine della cerimonia - che non solo condividono lo stesso sforzo per la pace ma che sono convinte dell'importanza dell'Europa e dell'impossibilità di tornare indietro, anzi".
"Serve però - ha aggiunto la presidente - un'Europa più politica e più forte. Un'Europa che, come ha detto oggi il Presidente Napolitano, sappia cambiare marcia e invertire la rotta e che quindi guardi con più attenzione, come ha recentemente sottolineato il nostro Governo, alla solidarietà e alla crescita".
Da secoli luogo di culto mariano, punto di riferimento per i fedeli di tutto il Goriziano, sia italiano che sloveno, il Monte Santo ha segnato anche uno dei momenti più tragici della Grande Guerra: fu teatro infatti, dopo la presa di Gorizia, di scontri fra i più aspri di tutto il conflitto.
Ed è proprio qui, sulla cima del Monte dalla quale si gode di un panorama straordinario dalle Alpi al mare, che i due Presidenti hanno inaugurato la "panchina della pace" dedicata a tutti i Caduti.
ARC/PF