10.2.2015 14:13

GIORNO DEL RICORDO: SERRACCHIANI, OCCORRE UN IMPEGNO CIVILE QUOTIDIANO

La presidente: "Mentre ricordiamo e onoriamo le vittime delle foibe e dell'esodo, dobbiamo essere capaci di traghettare nel futuro i valori che oggi condividiamo".

Trieste, 10 feb - "Oggi è il giorno in cui prima di tutto ricordiamo e onoriamo le vittime, gli esuli e gli infoibati; ma il ricordo richiede anche un impegno civile quotidiano, la capacità di traghettare questi valori nel futuro, in un'Europa i cui confini sono segnati dalla guerra e della barbarie, in un'Europa in cui si uccide in nome della religione".

Lo ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani che ha partecipato questa mattina, al monumento nazionale della Foiba di Basovizza (Trieste), alla cerimonia del Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita dal Parlamento Italiano in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano dalmata e delle vicende del confine orientale del secondo dopoguerra.

Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri il prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, la presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, numerosi sindaci e amministratori locali, le associazioni degli esuli, le associazioni combattentistiche e d'arma, gli alpini dell'Associazione Nazionale Alpini (ANA) del Friuli Venezia Giulia.

La presidente Debora Serracchiani, assieme alle altre autorità e al comandante regionale dell'Esercito generale Alessandro Guarisco, ha deposto corone ai piedi del monumento della Foiba di Basovizza. A rendere gli onori militari è stato un reparto in armi del corso della Scuola militare della Nunziatella di Napoli. La presidente Serracchiani, con le altre autorità civili, ha quindi consegnato medaglie alla memoria ai discendenti di alcune delle vittime. La cerimonia si è conclusa con la Santa messa officiata dal vescovo di Trieste monsignor Giampaolo Crepaldi.

"Come Paese - ha detto ancora la presidente della Regione Serracchiani - abbiamo già compiuto un passo avanti notevole con l'istituzione del Giorno del Ricordo, che deve essere anche l'occasione per condividere e accettare una memoria che ha segnato fortemente la storia di questa regione e del nostro Paese. L'apertura di una Tavolo con le associazioni degli esuli mi pare un segnale molto importante".

"Dobbiamo però essere consapevoli - ha concluso la presidente - che i valori che oggi condividiamo nel Giorno del Ricordo non sono per nulla scontati: è perciò necessario creare le condizioni perché quello che è accaduto non accada mai più".

ARC/PF