14.3.2015 13:42

INFRASTRUTTURE: SERRACCHIANI, TRIESTE FRA I TRE PORTI STRATEGICI ITALIANI

"Bisogna investire prioritariamente su questi scali e poi ragionare sulla messa a sistema dell'Alto Adriatico con Ravenna, Venezia, Capodistria e Fiume in un'ottica di reale competitività che significa non sovrapporre inutilmente strategie e competenze" ha detto la presidente.

Trieste, 14 mar - Trieste, Genova e Gioia Tauro sono i tre porti che la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha definito strategici per l'Italia nel corso del suo intervento al XXVIII Meeting Giovani Imprenditori del Nord Est svoltosi oggi alla Stazione Marittima del capoluogo giuliano.

"Bisogna investire prioritariamente su questi scali - ha sottolineato Serracchiani - e successivamente ragionare sulla messa a sistema dell'Alto Adriatico con Ravenna, Venezia, Capodistria e Fiume in un'ottica di reale competitività che significa non sovrapporre inutilmente strategie e competenze. Al momento - ha aggiunto - molte navi preferiscano allungare la navigazione piuttosto che affrontare la nostra burocrazia frammentata".

"Il problema - ha aggiunto la presidente, auspicando che l'Agenzia delle Dogane diventi l'unico interlocutore per le navi che attraccano in Italia - è lo stesso che hanno le imprese, anche loro bisognose di un contatto che nella nostra regione sarà l'Agenzia Unica per gli Investimenti".

La sfida culturale, come l'ha definita Serracchiani, è quindi cambiare il sistema rimettendo in gioco anche quello che per troppo tempo è stato considerato un consolidato intoccabile. Quali opere affrontare per prime? Quelle di risistemazione dell'esistente e solo successivamente pensare a creare nuove infrastrutture. Fondamentale nel momento in cui aumentano i bisogni e diminuiscono le risorse, ha evidenziato la presidente, definire priorità reali e non inserire tutto in un unico calderone, individuando cosa davvero serve, quali sono gli obiettivi e i rispettivi mercati di interlocuzione.

Stimolata dal moderatore del Meeting, il giornalista David Parenzo, Serracchiani ha anche affrontato il tema della banda larga che, in Friuli Venezia Giulia, sta affrontando l'ultimo difficile miglio. "Senza il decreto Sblocca Italia - ha commentato la presidente - non sarebbe stato possibile superare le ingerenze, peraltro spesso legittime, dei singoli territori coinvolti. Ora siamo soddisfatti delle cinque manifestazioni di interesse giunte da importanti operatori per le Valli del Torre e del Natisone, aspetto che fa ben sperare per quando metteremo a gara le città".

ARC/FC