27.3.2015 20:53

LAVORO: SERRACCHIANI AL MINISTRO POLETTI, SUBITO I DECRETI ATTUATIVI

Pordenone, 27 mar - "Al Governo, che ha delineato la cornice di cambiamento delle Politiche del Lavoro, chiediamo di avere quanto prima i decreti, perché poi spetterà al livello regionale l'attuazione delle cornici giuridiche". Lo ha affermato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani nel corso della tavola rotonda organizzata dalla CISL di Pordenone su JOBS ACT e contrattazione, a cui ha partecipato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

La presidente del Friuli Venezia Giulia ha chiesto al Governo regole certe, che non cambino in corsa. Serracchiani ha richiamato i capisaldi delle grandi riforme che il Friuli Venezia Giulia sta affrontando. "Abbiamo avviato con grande determinazione la Riforma degli Enti locali e - ha sottolineato la presidente - siamo una delle pochissime Regioni d'Italia che hanno chiarito da subito quali saranno le competenze provinciali che verranno trasferite all'Amministrazione regionale e quali invece ai Comuni, che le eserciteranno in forma aggregata. Tra le competenze gestionali che passeranno alla Regione ci sono proprio le Politiche attive del Lavoro e noi pensiamo - ha aggiunto Serracchiani rivolgendosi al ministro - anche a quelle della Formazione".

Serracchiani ha ricordato che la Regione FVG sta lavorando alla definizione del nuovo servizio, l'Agenzia regionale del Lavoro, che si assumerà la funzione gestionale ora in capo ai Centri per l'Impiego e che si occuperà anche di Formazione professionale. "Inizialmente pensavamo ad un'Agenzia a sé stante, ma anche il Governo ci indirizza verso qualcosa di più snello, meno rigido. Non è un processo banale: non perderemo i presidi sul territorio, ma dovremo cambiare la testa che dovrà presiedere alla Politiche attive del Lavoro, alla Formazione e, soprattutto, mettere in moto quel meccanismo complesso ma necessario che è l'incontro della domanda con l'offerta", ha affermato la presidente.

Allineare mercato e formazione, questo l'obiettivo. "Vorremmo raccogliere le esigenze delle imprese e trasferirle al mondo della formazione", ha chiarito Serracchiani, ricordando che, a parte il caso virtuoso della provincia di Pordenone, nel resto della regione l'incontro di questi due mondi è ancora troppo lontano in un contesto dove la crisi morde con una violenza a cui il Friuli Venezia Giulia non era abituato. Un obiettivo che potrà essere raggiunto solo se le Politiche attive del Lavoro verranno coordinate con quelle di Sviluppo industriale.

"Un coordinamento che questa Regione ha attuato grazie alla legge di settore sul manifatturiero, il Rilancimpresa, che per buona parte è già attiva. Insomma, la nostra Regione - ha concluso Serracchiani - non gioca di rimessa ma anticipa i processi: una caratteristica piuttosto rara nella Pubblica Amministrazione", ha commentato Serracchiani.

In merito al Jobs Act, Serracchiani ha ribadito che si tratta di un provvedimento che aiuterà a implementare le assunzioni, in un contesto socio-economico di crisi senza precedenti. "Lo statuto dei lavoratori è stato approvato nel 1970, anni in cui l'Autostrada del Sole si concludeva in otto anni: oggi forse non sarebbe un tempo necessario nemmeno per approvare il progetto per la bretella di una strada provinciale", ha ricordato Serracchiani.

"A distanza di anni bisogna fare una volta per tutte un bilancio onesto: i lavoratori licenziati in base all'articolo 18 in questa regione si contano sulle dita di una mano. Forse bisognerebbe domandarsi quante sono state, invece, le aziende che hanno rinunciato a nuove assunzioni".

All'incontro, introdotto dai saluti del presidente della Provincia di Pordenone Claudio Pedrotti e dalla relazione del segretario generale della CISL di Pordenone Arturo Pellizzon, erano presenti in platea anche il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello e l'assessore al Lavoro Loredana Panariti.

Sono intervenuti il segretario nazionale della CISL Gianluigi Petteni, il vicepresidente di Confindustria per le Relazioni industriali e il Welfare Stefano Dolcetta e il direttore Pierangelo Albini.

ARC/EP