27.4.2015 11:47

FERROVIE: SERRACCHIANI E SANTORO SUL TRATTO PM VAT - UDINE CENTRALE

"In poco tempo siamo riusciti a spendere bene i 30 milioni del Decreto del Fare che hanno permesso di velocizzare la linea VE-TS e di togliere il più possibile i passaggi all'interno di Udine facendo transitare i treni, in particolare i treni merci che sono più pericolosi e rumorosi, su una linea laterale" ha detto la presidente.

Trieste, 27 apr - La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e l'assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro questa mattina hanno effettuato un sopralluogo sul nuovo collegamento tra le stazioni di PM VAT e Udine Centrale.

L'intervento, che rappresenta la prima fase del riassetto funzionale del Nodo ferroviario di Udine, si chiuderà a giugno con un mese di anticipo rispetto al previsto, impiegando i 10 milioni di euro stanziati per questa opera dal Decreto del Fare (altri 20 milioni dello stesso Decreto erano stati destinati per la velocizzazione della linea Venezia - Trieste nella parte in Friuli Venezia Giulia).

Accompagnate dal direttore territoriale Produzione Venezia - Trieste di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Carlo De Giuseppe, Serracchiani e Santoro hanno percorso la nuova linea ferroviaria che affianca in trincea il binario della circonvallazione preesistente; questa soluzione ha permesso un notevole abbattimento degli impatti, tra i quali quello acustico e delle vibrazioni causate dai treni merci.

Il completamento del raddoppio permette già ora di togliere dal tratto urbano 30 treni merci dalla direttrice Mestre - Tarvisio, che equivalgono al 90% di questa tipologia di traffico e al 60% di quello complessivo. Gli interventi sulla nuova linea, iniziati in febbraio del 2014, hanno interessato tutti i sottosistemi infrastruttura, energia, comando controllo e segnalamento delle stazioni in questione; il tutto senza mai interrompere il flusso regolare dei treni.

Sono stati posati 3.000 metri di nuovi binari, 11 deviatoi, 4.000 metri di linea elettrica di alimentazione dei treni, nuovi segnali e sistemi di controllo. È previsto un sistema che riporta automaticamente i treni al limite di velocità (di 60 chilometri orari) in caso di superamento del limite stesso. Il completamento di questa prima fase è propedeutico ai successivi interventi sul Nodo di Udine, dal costo complessivo di 60 milioni di euro.

L'assetto definitivo comporterà la trasformazione di Udine in una stazione con binari specializzati per direttrice e un collegamento diretto Venezia - Trieste. Ciò consentirà di ricevere i treni viaggiatori su binari dedicati. Verrà costruito il nuovo impianto Posto Movimento Cargnacco sulla direttrice Udine - Cervignano Smistamento, che gestirà tutto il traffico merci attualmente attestato a Udine Parco e fungerà da supporto per la gestione degli scambi con gli impianti industriali di ABS e ZIU/ZAU.

"In poco tempo siamo riusciti a spendere bene i 30 milioni del Decreto del Fare che hanno permesso, da una parte, di velocizzare la linea Venezia - Trieste e, dall'altra, di togliere il più possibile i passaggi all'interno della città di Udine facendo transitare i treni, in particolare i treni merci che sono più pericolosi e rumorosi, su una linea laterale. Oggi vediamo la fine della prima fase dei lavori e trasferiamo il 60% dei treni, e di questi il 90% sono treni merci, sulla nuova linea" ha commentato la presidente della Regione.

Peraltro, ha aggiunto Serracchiani, "i lavori rappresentano, una volta completati tutti gli interventi sul Nodo di Udine, un concreto potenziamento del Corridoio Adriatico-Baltico".

ARC/RU