17.9.2015 12:09

TRASPORTI: SERRACCHIANI, FARE COSE POSSIBILI, NON QUELLE DIFFICILI

"Il Friuli Venezia Giulia è impegnato a recuperare una centralità che serve non solo alla regione ma anche all'Europa e all'area balcanica. Le prospettive sono importanti" ha detto la presidente al Forum ferroviario internazionale Italia-Balcani.

Trieste, 17 set 2105 - "Il Friuli Venezia Giulia è impegnato a recuperare una centralità che serve non solo alla regione ma anche all'Europa e all'area balcanica. Le prospettive sono importanti", vanno fatti investimenti per l'ammodernamento delle infrastrutture di trasporto, ma è arrivato il tempo di "impegnarsi al miglioramento dell'esistente piuttosto che su grandi progetti alternativi", e dunque "di fare le cose possibili e non quelle difficili da realizzare".

Questi concetti sono stati espressi questa mattina a Trieste dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani intervenuta al Forum ferroviario internazionale Italia-Balcani, insieme all'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Michele Elia.

Al convegno, nel corso del quale è stato ricordato che le strategie europee di sviluppo dei collegamenti con i Balcani ruotano intorno ai due grandi Corridoi Adriatico-Ionico e Baltico e che ben quattro dei grandi Corridoi europei interessano direttamente l'Italia, sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini e il rettore dell'Università di Trieste Maurizio Fermeglia.

Per Serracchiani vanno visti positivamente diversi elementi che hanno contraddistinto le scelte sia europee che nazionali nel corso degli ultimi tempi. Ha definito "importante" sia per il Paese che per i Balcani "la scelta europea di partire dai porti nel delineare meglio i grandi Corridoi". Un contesto in cui "l'Italia ha deciso di concretizzare i suoi obiettivi proprio intorno ai Corridoi", contestualmente provvedendo a una riforma del sistema portuale. Parallelamente sono da sottolineare gli indirizzi europei, "prontamente raccolti dall'Italia, di mettere insieme e far funzionare meglio quello che già abbiamo prima di pensare a nuovi investimenti".

Quindi a collegare i porti con il resto del sistema trasportistico e a sistemare le reti esistenti. Preciso il riferimento alla scelta di velocizzare la tratta ferroviaria Trieste-Venezia. "L'Alta Velocità / Alta Capacità è fondamentale, è stato un investimento per il Paese e laddove esiste funziona", ha detto Serracchiani.

Tuttavia "prima di pensare a una nuova linea ad Alta Velocità su questa tratta è più opportuno puntare a una velocizzazione seria" dell'attuale linea, "che deve permetterci di raggiungere Venezia da Trieste in un'ora. Già questo renderebbe più appetibile il nostro sistema regione".

In proposito l'amministratore delegato Michele Elia ha confermato che Ferrovie dello Stato "sta lavorando allo studio di fattibilità, che contiamo di completare entro fine anno e condividerlo con gli Enti locali". E parallelamente "per l'ammodernamento tecnologico sulla linea per aumentare già ora la velocità nei tratti in cui è possibile farlo", ha ribadito.

Per quanto riguarda gli impegni di Ferrovie dello Stato sui Balcani, Elia ha rimarcato come essi "rientrano nei progetti europei dei Corridoio Adriatico-Ionico e Baltico. Stiamo già operando sul lato italiano". In particolare "sulla Trieste-Divaccia il cui studio di fattibilità ha trovato la soluzione migliore e meno impattante".

A margine del Forum, la presidente Serracchiani ha anche ricordato come sia "finalmente sbloccato" dopo tanto tempo il progetto per la realizzazione del Polo intermodale di Ronchi dei Legionari" (per collegare la linea ferroviaria all'Aeroporto), su cui "stiamo procedendo come da programma", e ha definito "fatto di straordinaria importanza" l'assegnazione di 22 milioni dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) e la previsione di 28 milioni di investimenti "indicati nel contratto di programma di Ferrovie", a favore del porto di Trieste, essenziale "per intercettare nuovi traffici".

La presidente del Friuli Venezia Giulia ha infine ricordato l'impegno della Regione sulle relazioni ferroviarie con la Slovenia e soprattutto sul collegamento tra i Porti di Trieste e Capodistria: "serve a entrambi gli scali e all'Alto Adriatico. Il tema è soprattutto politico e riguarda anche le scelte della Repubblica di Slovenia, con cui c'è un dialogo aperto".

ARC/PPD