28.9.2015 16:40

EXPO: SERRACCHIANI, CARTA DI UDINE E' OCCASIONE INTERNAZIONALE

Si configura "come un documento che ha l'ambizione di accompagnarsi alla Carta di Milano" ha detto la presidente al convegno Capitalizzare i risultati delle iniziative in corso e promuovere il lascito interregionale di EXPO 2015, a Milano.

Milano, 28 set - "La Carta di Udine è un'occasione non solo per l'Italia ma anche internazionale per rinsaldare relazioni sia a livello istituzionale sia a livello di centri di ricerca che hanno una radicata capacità di azione in Europa e oltre".

Lo ha affermato oggi la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani alla Cascina Triulza di EXPO 2015 in occasione dell'evento Capitalizzare i risultati delle iniziative in corso e promuovere il lascito interregionale di EXPO 2015, promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia d'intesa con la Provincia autonoma di Bolzano e in collaborazione con la Conferenza delle Regioni.

La Carta di Udine, che corona l'attività del gruppo di lavoro Food Research and Innovation, riassume quattordici principi guida dell'azione regionale nell'ambito della ricerca e innovazione nel sistema agricolo, inclusi i settori ittico, della pesca e dell'acquacoltura, e si configura, ha detto Serracchiani, "come un documento che ha l'ambizione di accompagnarsi alla Carta di Milano".

"La Carta di Udine - ha commentato la presidente del Friuli Venezia Giulia - è utile, opportuna e importante come affermazione delle Regioni italiane" ed è stata "un'occasione importante per rinsaldare relazioni internazionali, nel caso del Friuli Venezia Giulia con Paesi come la Croazia, la Slovenia, l'Austria o con la Serbia, sia all'interno di una macroregione consolidata, come quella danubiana, sia della macroregione adriatico-ionica, che ancora deve consolidarsi".

Presentando la Carta di Udine Serracchiani ne ha evidenziato due aspetti principali. Da un lato il documento "invita tutte le istituzioni a creare condizioni di partenariato e di aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo nei processi e nelle relazioni tra pubblico e privato in modo da semplificarli e renderli incentivabili".

L'altro principio fondamentale è quello, ha rilevato la presidente, "di affermare la responsabilità della generazione presente di mettere in atto azioni e scelte per la tutela del diritto al cibo anche per le generazioni future".

I lavori del convegno, moderati dalla giornalista Maria Concetta Mattei, hanno visto la presenza di un nutrito numero di relatori provenienti dalle Regioni d'Italia che hanno collaborato al progetto Food Research and Innovation, che hanno preso la parola dopo l'apertura di Debora Serracchiani e l'introduzione di Fernanda Cecchini, assessore alla Qualità del Territorio della Regione Umbria.

Da segnalare l'intervento di Michele Morgante dell'Università di Udine che ha illustrato il progetto di creazione di una piattaforma web sul tema delle risorse agricole, in collaborazione con Paesi come Serbia e Montenegro, sul quale fornire aggiornamenti continui e non manipolabili su ricerca e innovazione.

Stephen Taylor, di AREA Science Park, infine, ha ricordato l'apporto dell'Ente che ha base a Padriciano, evidenziando l'importanza delle competenze multisettoriali e della buona comunicazione sui risultati della ricerca.

ARC/PPH