5.10.2015 17:25

RELAZIONI INTERNAZIONALI: DELEGAZIONE FVG VISITA MEMORIAL-MUSEUM 11/9

Serracchiani visita il Memoriale e il Museo costruiti nel luogo dove sorgevano le Twin Towers: "Luogo di silenzio e di meditazione".

New York, 05 ott - "Era d'obbligo una visita in questo luogo di memoria. Un'occasione per riflettere e ricordare una tragedia che ha colpito l'umanità intera". Con queste parole la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha commentato la visita effettuata questa mattina a New York al Memoriale e al Museo costruiti nel luogo dove sorgevano le Twin Towers, le Torri Gemelle distrutte negli attentati terroristici dell'11 settembre 2001.

Serracchiani, che guida una delegazione composta da rappresentanti del sistema camerale, di Confindustria FVG, del sistema della ricerca e della conoscenza, di imprese regionali, ha voluto infatti iniziare la missione economico-istituzionale nella Grande Mela dedicando uno spazio alla riflessione, per tributare un doveroso omaggio alle migliaia di uomini, donne e bambini uccisi dai terroristi, tra cui anche 38 italiani. Ad accompagnare la delegazione, il viceconsole italiano a New York Roberto Frangione.

Il Memoriale è stato inaugurato l'11 settembre 2011, a dieci anni esatti dalla tragedia che sconvolse il mondo intero. È caratterizzato da due immense vasche di granito nero, costruite laddove sorgevano le due Torri. Sulle pareti scorrono fiumi di acqua, quasi a simboleggiare le lacrime versate dal popolo americano e dall'umanità. Due anni e mezzo più tardi, nel maggio 2014, fu invece aperto il Museo, sotterraneo, dove sono conservati alcuni reperti recuperati da Ground Zero.

"Un luogo di silenzio e di meditazione. Raggela il sangue la ricostruzione degli attacchi aerei", ha detto la presidente, rimasta attonita davanti ai nomi delle 2.973 persone uccise, incisi su pannelli in bronzo che delimitano le vasche, e scanditi, uno per uno, da una voce registrata che li ripete a ciclo continuo.

Tra i reperti, anche le celebri Survivor's Stairs, la scala dei sopravvissuti, i 38 gradini che collegavano la sopraelevata del World Trade Center Plaza con il marciapiede al piano terra sulla Vesevy Street. Gradini su cui in quell'11 settembre hanno trovato una via di fuga centinaia di persone; gradini che nascondono, anche, una storia tutta friulana. Quella scala, infatti, fu costruita tra la fine degli Anni Sessanta e l'inizio dei Settanta da maestranze friulane. Fu il primo manufatto a essere spostato nel Museo. "Un segno tangibile di un patrimonio frutto della nostra esperienza artigianale", ha affermato Serracchiani.

Della delegazione del Friuli Venezia Giulia impegnata nella missione istituzionale da oggi fino a mercoledì prossimo 7 ottobre per promuovere negli Stati Uniti il Sistema FVG fanno parte, oltre alla presidente Serracchiani, Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio di Udine, Omar Londero, dell'Azienda Speciale Imprese e Territorio-I.ter, sempre della CCIAA di Udine, Matteo Tonon, presidente Confindustria Udine, Alberto Felice De Toni, rettore dell'Università di Udine, Stephen Taylor, direttore Marketing, Comunicazione e Sviluppo mercati di AREA Science Park, e Alberto Morgante, direttore Istituto Officina dei Materiali CNR-IOM di AREA Science Park.

La missione si svolge in collaborazione con l'Ambasciata a Washington e il Consolato italiano a New York e il supporto dell'ICE, l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.

Nel pomeriggio (ricordiamo che a New York vi sono sei ore in meno rispetto all'Italia), la delegazione regionale sarà a Eataly, lo sterminato megastore del gusto tricolore ideato dall'industriale piemontese Oscar Farinetti nel cuore della Grande Mela, dove davanti a un pubblico selezionato di addetti ai lavori, giornalisti, operatori pubblicitari, saranno proposte le eccellenze della nostra enogastronomia e presentate le preziose biodiversità che caratterizzano il territorio del Friuli Venezia Giulia. Prevista una degustazione di prodotti regionali su ricette ideate da Lidia Bastianich.

A seguire, il Cluster dell'Innovazione e della Ricerca del Friuli Venezia Giulia esaminerà le opportunità di collaborazione con realtà omologhe americane in un confronto tra esperienze e best practice in programma all'Accademia italiana della Scienza, istituita presso la Columbia University.

Una regione Friuli Venezia Giulia che intende "interagire con il mondo e che vuol essere sempre più attrattiva per le risorse umane qualificate, le imprese e le startup, i capitali finanziari, continuando a sviluppare le proprie Politiche di innovazione e specializzazione intelligente, nel contesto delle più generali politiche adottate dal Governo italiano e dall'Unione Europea", ha detto la presidente, incontrando al suo arrivo a New York il console e il viceconsole italiani, Natalia Quintavalle e Roberto Frangione.

ARC/PPD