16.7.2016 16:13

MITTELFEST: EUROPA, PATRIA DOVE VIVERE SENZA PAURE LE DIVERSITA'

Cividale del Friuli (UD), 16 luglio - Dopo la Brexit l'area dei Balcani Occidentali assume un significato strategico di primaria importanza per rafforzare l'Europa. Un'Europa che deve imparare a parlare più delle cose che la uniscono, che di quelle che la dividono.

Questo il concetto espresso oggi a Cividale del Friuli dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, in occasione del convegno pubblico Nuovi segnali dall'Osservatorio Europa. Tra inquietudine e speranza, la Cultura come strumento di dialogo e integrazione, organizzato in apertura dell'edizione numero 25 del Mittelfest.

Il giornalista Paolo Rumiz, la cui lezione sui Balcani ha fatto da filo conduttore al dibattito, ha portato la sua narrazione di uomo di frontiera e ha paragonato i confini a dei sismografi "in grado di percepire con anticipo i cambiamenti della storia", riferendosi alla cruenta dissoluzione dell'ex  Jugoslavia.

A quasi un quarto di secolo da quel conflitto, come ha affermato l'ambasciatore d'Italia a Lubiana Paolo Trichilo nel suo intervento, il Friuli Venezia Giulia ha saputo interpretare in questi ultimi tre anni un ruolo di protagonista nell'area dei Balcani occidentali, "ponendosi - ha spiegato il diplomatico - come soggetto motore del dialogo e di iniziative concrete nell'ambito dello sviluppo economico".

Ma non deve essere solo l'economia quella che unisce i popoli europei, ha detto la presidente Serracchiani che, citando proprio l'esempio virtuoso del Mittelfest, ha ribadito la necessità che l'Europa utilizzi la cultura per rafforzare il dialogo e l'unità.

Un'Europa della quale Paolo Rumiz si è professato "fanatico", in quanto "in un contesto predatorio internazionale, ci ha garantito settant'anni di pace". E il futuro, come ha sostenuto ancora Rumiz, non può essere quello di una società blindata dalle sue stesse paure. "Per questo - ha detto il giornalista triestino - alle pulsioni dilaganti della pancia dobbiamo opporci non con la testa, ma con il cuore, per raccontare un'Europa che sia una Patria dove vivere insieme armonicamente con le nostre diversità".

Infine, la presidente Serracchiani, facendo riferimento al recente attentato terroristico di Nizza, ha sostenuto il bisogno di una reazione europea non solo di vertice, ma che sia soprattutto "unita, coesa e di popolo".

Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Cividale del Friuli Stefano Balloch, il presidente di Mittelfest Federico Rossi, il vicesegretario generale dell'Iniziativa Centro Europea (INCE) Erik Csernovitz, e l'ambasciatore slovacco in Italia  Ján Šoth.

ARC/GG/RM